Irrigazione Giardino - AgricolBio

Prima di parlarti di irrigazione voglio spiegarti dove e come l’acqua si trova nel terreno. Inutile parlare di irrigazione se prima non capisci bene come e in che modo l’acqua è presente nel suolo.
Ciò che noi chiamiamo acqua nel terreno in realtà è un complesso liquido che contiene elementi nutritivi ed altre sostanze. Questo complesso di acqua e sostanze nutritive in agronomia è chiamato soluzione circolante ed occupa i micropori del terreno (i macropori invece interessano i flussi gassosi).
In altre parole nel terreno non esiste acqua pura, ma una soluzione che le piante utilizzano per attingere nutrimento e idratazione.
Come tutte le soluzioni anche questa viene alterata dai soluti. Con grossa approssimazione possiamo dire che ad alterarsi è il potenziale osmotico dell’umidità del terreno che interferisce con la capacità di assorbimento della pianta, cioè con quanta forza la pianta “sottrae” acqua (soluzione circolante) dalle particelle di suolo circostanti.
Ora che avete capito che l’acqua nel suolo non è pura e che la pianta fatica per accaparrarsela di certo capirete perché è così importante irrigare bene, senza sprechi e quanto più uniformemente possibile.
Dare al suolo la giusta umidità evitando percolazioni (acqua non trattenuta dal terreno) e lisciviazione delle sostanze nutritive è fondamentale per avere piante ben nutrite e quindi belle nei giardini e produttive nei campi.
Irrigazione: cos'è
Lo scopo principale di tutta l’irrigazione, inclusa quindi l'irrigazione del giardino, dell'agricoltura e del vivaismo, è di distribuire una certa quantità di acqua con la massima uniformità per garantire il quantitativo ottimale di umidità nel suolo utile a sostenere la miglior vegetazione delle essenze coltivate. Ma in che modo è possibile farlo? Monitorando la distribuzione dell’acqua e riducendo al massimo lo spreco.
Perché irrighiamo il giardino pur non contenendo esso delle colture che producono un reddito in termini monetari? Il ritorno dell’investimento per un impianto di irrigazione costruito per il mantenimento di un giardino, infatti, deve essere visto in termini di valore estetico, decorativo e affettivo.
Fino agli anni ’00 si è prestata poca attenzione all’installazione di un impianto di irrigazione per giardini che potesse fornire da un lato acqua in modo adeguato a tutte le tipologie di essenze coltivate (fiori, arbusti, alberi, tappeto erboso ecc…) e dall’altro un controllo dei volumi distribuiti per evitare spreco o danni da eccessiva o scarsa irrigazione.
In passato il sistema più utilizzato era il classico tubo di gomma da giardino comandato manualmente. Con questo sistema, insieme a molti altri ancor più rudimentali e oggi obsoleti, non si riusciva ad avere un controllo delle quantità di acqua distribuite per unità di superficie e/o tempo causando così scarsa tempestività in presenza di periodi o giornate siccitose. Un altro problema era legato all’uniformità di distribuzione.
Un sistema di irrigazione per giardino ben progettato è essenziale, dunque, per mantenere il verde rigoglioso e sano, nonché per risparmiare tempo rispetto ai metodi tradizionali; inoltre permette un notevole risparmio per il mantenimento del prato e di tutte le piante che compongono il nostro giardino.
Ma dei costi ne vogliamo parlare? Progettare e installare i sistemi di irrigazione per giardino può essere apparentemente molto costoso ma se consideriamo i benefici in termini estetici e di risparmio in bolletta allora il discorso cambia.
Progettare un impianto per irrigazione non è affatto semplice, bisogna, infatti, tener conto di molteplici fattori come per esempio l’esposizione, la natura del suolo (argilloso, sabbioso ecc…) ma soprattutto la tipologia di piante da irrigare. Nello stesso giardino potremmo trovare aiuole con piante grasse, altre aiuole con piante erbacee annuali ed altre ancora con arbusti e tappeto erboso. È facile intuire come, per la fisiologia stessa delle diverse piante, non possono essere irrigate con la stessa quantità e frequenza.
Per tutte queste ragioni chiunque si cimenta a progettare e installare sistemi di irrigazione dovrà prima rispondere alla seguente domanda: quale tipo di impianto sarà meglio adottare?
Tipologie di Irrigazione
1. Irrigazione a goccia
L'irrigazione a goccia è un sistema di irrigazione che fornisce acqua direttamente in prossimità delle piante tramite tubi perforati o gocciolatori. Questa tipologia di erogazione dell’acqua appartiene al grande insieme della microirrigazione, ovvero irrigazione localizzata a microportata.
L’irrigazione a goccia è largamente impiagata per quelle piante che non tollerano le bagnature delle foglie e dei fiori, come anche per le siepi e gli alberi ad alto fusto.
Ecco i materiali utilizzati per erogare l'acqua:
- Ala gocciolante con gocciolatori coestrusi (cioè inseriti al momento della fabbricazione) eccone alcuni qui;
- Ala gocciolante con gocciolatori da installare manualmente sul tubo in PEBD (Polietilene Bassa Densità) eccone alcuni qui;
- Manichette leggere con gocciolatori piatti coestrusi, ecco qui i nostri modelli;
- Spruzzatori o Aspersori con gittate medio-piccole da installare al posto dei gocciolori, eccone alcuni qui;
- Nebulizzatori atti “rompere” le particelle di acqua fino a formare una vera e propria nebbia acquosa. In campo irriguo vengono adoperati in serra o in ambiente aperto dove le piante necessitano di particolari condizioni di umidità e temperatura, eccone alcuni qui;
- Astine gocciolanti per microtubo in PE, trovano impiego principalmente in vivai che coltivano piante in vaso o piccole aree verdi private e residenziali, eccone alcune qui;
- Microtubi capillari a rotolo o pretagliati (da inserire o già inseriti nel tubo di mandata; anche questo sistema viene maggiormente utilizzato in vivaio) eccone alcuni qui.
Noi ci concentreremo sulle prime due.
Il primo viene utilizzato generalmente per irrigare siepi o aiuole che contengono piante equamente distanziate o che richiedono acqua in punti fissi prestabiliti; il secondo per bagnare piante isolate oppure oppure filari di piante che necessitano di particolari volumi idrici (ad esempio punti goccia capaci di erogare fino a 40 litri di acqua per ora).
Quanto lunga può essere una linea gocciolante, o la somma di più linee, affinché venga garantito il corretto funzionamento di ogni gocciolatole?
La lunghezza massima ammissibile è strettamente legata alla portata del gocciolatore, alla pressione in ingresso a monte dell’impianto o del settore da irrigare e alla sezione del tubo; generalmente vengono utilizzati tubi / ali da 16 o 20 mm.
Vantaggi del sistema di irrigazione a goccia:
- Elevata efficienza idrica. Posizionando infatti una linea di gocciolatori equidistanti è possibile inumidire un volume di terreno sempre uguale per tutto il filare. Tale volume idrico viene quindi distribuito vicino l’apparato radicale delle piante riducendo notevolmente il consumo di acqua;
- Controllo delle malerbe. Le infestati cresceranno solo nelle zone bagnate dall’acqua di irrigazione e non in tutta la superficie circostante;
- Bassa pressione di esercizio.
- Basso Costo del materiale e dell’installazione.
Svantaggi del sistema di irrigazione a goccia
- Acqua estremamente pulita: è necessario installare un buon filtro a monte dell’impianto. In alcuni casi anche diverse tipologie di filtro in relazione all'acqua;
- Manutenzione: controllo regolare del gocciolatore per evitarne l’ostruzione; il gocciolatore può essere ostruito da sostanze inerti del terreno o piccole parti di piante.
- Controllo del calcare e altre sostanze: un caso comune è l’otturazione da calcare ed il conseguente controllo tramite acidi (ad esempio acido nitrico).
2. Subirrigazione
La subirrigazione (o irrigazione ipogea) è una innovativa variante della classica irrigazione a goccia superficiale studiata per intercettare e bagnare direttamente l'apparato radicale delle piante a una certa profondità nel terreno.
Ne parliamo nel dettaglio Qui.
3. Irrigazione a pioggia
Questo sistema di irrigazione simula la pioggia naturale tramite irrigatori posizionati in punti strategici.
È un sistema irriguo applicato a svariate colture; dal tappeto erboso a colture ortive in pieno campo a piante in serra.
I principali elementi che compongono un impianto di questo tipo sono:
- Gruppo Motore-Pompa atti a derivare l’acqua da un invaso o cisterna o pozzo o fiume e immetterla in condotte sotto pressione. Scegli qui;
- Tubazione singola o rete di tubi che trasportano l’acqua fino agli irrigatori. Scegli qui;
- Irrigatore o irrigatori che erogano l’acqua sulla superficie interessata alla essenza coltivata, sia essa ornamentale che produttiva. Scegli qui;
Gli impianti di irrigazione a pioggia per giardini possono essere distinti in impianti fissi, mobili e semifissi.
Negli impianti di irrigazione fissi la rete di tubi è unica e collegata in modo da servire l’intera area dell’azienda. La peculiarità è che questo tipo di impianto non viene mai rimosso per tutta la sua durata. La tubazione principale è generalmente interrata ad una profondità compresa fra 0,3 e 1 metro; in molti casi però lo troviamo anche esterno, appoggiato al suolo, oppure aereo.
Alla rete di tubi vengono installati gli irrigatori che possono essere permanenti oppure spostati a piacimento in tutta l’area da irrigare.
Un impianto fisso ha dei costi iniziali importanti ma nel tempo possono essere ammortizzati riducendo l’impiego di manodopera. Per il nostro giardino privato, un impianto di irrigazione fisso è un ottimo sistema per evitare gli atti vandalici, aumentare il gradiente estetico (es. utilizzando irrigatori a scomparsa non visibili quando l’impianto è spento) e ridurre il tempo da dedicare all’irrigazione.
L’impianto irriguo per il giardino privato può essere del tutto automatizzato con sistemi di controllo elettronico dell’irrigazione grazie all’utilizzo di elettrovalvole e programmatori.
Il sistema diventa ancora più performante se ad esso aggiungiamo sensori per la pioggia, umidità del suolo, vento e sensori di congelamento. Grazie a questi accessori e alla possibilità di gestione da remoto direttamente da App su smartphone possiamo rendere l’irrigazione del nostro tappeto erboso e delle nostre aiuole completamente automatizzata.
Gli impianti irrigui semifissi invece sono quegli impianti che attingono acqua da una rete di tubi fissi sotterranei o superficiali e la trasportano fino alle ali piovane mobili. Le ali piovane mobili vengono spostate manualmente o a mezzo di sistemi meccanici da un appezzamento all’altro dove si ha l’esigenza di irrigare.
Infine un impianto per l’irrigazione mobile è dotato di sistemi di srotolamento e raccolta dei tubi principali (condotte e testate) trainato da un mezzo agricolo e spostato in qualsiasi parte dell’appezzamento o addirittura del fondo da irrigare.
Questo è di certo il sistema irriguo più economico in assoluto ma di contro è quello più macchinoso da adoperare.
Vantaggi dell’impianto a pioggia:
- Copertura di grandi superfici anche con pochi irrigatori;
- Facile da regolare per diverse esigenze;
- Nei giardini, utilizzando specifiche testine a rotazione e dopo una accurata progettazione, è possibile raggiungere una elevatissima uniformità di distribuzione;
- Possibilità di centralizzare tutto in una unica app;
- I sistemi fissi interrati rappresentano un valido e innovativo metodo per irrigare giardini di tutte le dimensioni e complessità; ideale anche per colture estensive a pieno campo.
Svantaggi dell’impianto a pioggia:
- Maggiore perdita d'acqua per evaporazione;
- Possibile perdita di acqua per effetto deriva causato dal vento;
- Rischio di bagnare foglie e fiori, favorendo malattie fungine;
- Necessitano di Pressione di esercizio generalmente maggiore rispetto agli altri tipi di impianto.
Adatto per: prati, grandi giardini e spazi aperti.
Selezione del Sistema di Irrigazione
La scelta del sistema di irrigazione per giardino più adatto dipende da vari fattori. Ecco alcuni suggerimenti pratici:
1. Tipologia di terreno
- Terreni sabbiosi: necessitano di irrigazioni frequenti ma con piccoli volumi di acqua (forte rischio di percolazione);
- Terreni argillosi: richiedono irrigazioni più diradate ma abbondanti.
2. Esigenze delle piante
- Alberi e Arbusti: richiedono un impianto di irrigazione a goccia permanente. Automazione consigliabile. Sensori consigliabili.
- Piante erbacee annuali e fiori: irrigazione a goccia semovente, per facilitare il trapianto annuale delle nuove piantine; Automazione consigliabile in caso di giardini esistenti già automatizzati. Sensori facoltativo.
- Piante tappezzanti arbustive a portamento prostrato (es. cotoneaster dammeri, giuniperus horizontalis e molte altre): piante rustiche per cui irrigazione a goccia con ala gocciolante autocompensante (cioè capace di erogare la stessa quantità di acqua in ogni punto anche in caso di forte dislivello) disposta a serpentina. Eventualmente il sistema a pioggia è più economico, ma occhio all’effetto deriva causato dai venti;
- Tappeto erboso ornamentale: irrigazione a piaggia installando irrigatori statici o a turbina in grado di mantenere una elevata uniformità di distribuzione (la pioggia per metro quadrato di superficie deve essere uguale in ogni punto). Automazione indispensabile. Sensori consigliabili;
- Tappeto erboso ricreativo e prati in genere: irrigazione a piaggia con irrigatori a battente che danno una discreta uniformità e risultano più economici da installare. Automazione consigliabile. Sensori consigliabili ma occhio agli atti vandalici in parchi pubblici.
- Tappeto erboso sportivo: forse il più “problematico” in quanto deve presentare insieme le caratteristiche estetiche e rustiche dei precedenti. Deve essere infatti bello e allo stesso tempo resistente e robusto, deve altresì garantire un preciso svolgimento del gioco (es. il rotolamento della palla in campi da golf e calcio). L’irrigazione a pioggia, effettuata con particolari irrigatori a scomparsa di ad ampio raggio, deve essere controllata da specifici software e sensori.
Consigli utili
Calcola sempre le esigenze idriche del tuo giardino considerando il clima, l’esposizione, le ore di luce e l’evapotraspirazione. Aiutati con strumenti elettronici e manuali.
Tieni conto del tipo di pianta con cui hai a che fare. Es. un tappeto erboso di microterme avrà esigenze idriche diverse di un intero filare di rose. Oppure un appezzamento di ulivi per la produzione di olio avrà esigenze idriche diverse di un meleto.
Tieni anche conto della regione o addirittura della zona specifica del tuo paese in cui ti trovi; conoscere il microclima del proprio appezzamento di terra o giardino è indispensabile per determinare i corretti turni irrigui. Es. un tappeto erboso di loietto in Piemonte vorrà un quantitativo di acqua diverso rispetto allo stesso loietto in Sicilia.
Analizza il suolo per conoscere la natura chimica e fisica del terreno. Un terreno argilloso sarà meno ghiotto di acqua rispetto ad un terreno sabbioso.
Dimensiona correttamente l’impianto per evitare sprechi o insufficienze. Elevati quantitativi di acqua possono causare asfissia radicale o l’insorgenza di malattie fungine nella zona ipogea. Scarsa irrigazione può determinare, invece, l’avvizzimento della pianta e dunque l’alterazione delle corrette attività fisiologiche.
Componenti del Sistema di Irrigazione
Un impianto di irrigazione ben progettato è composto da diversi elementi chiave:
1. Timer o Centralina \ Programmatore
Funzione: automatizza il sistema di irrigazione, regolando frequenza e durata. Scopri qui tutti i modelli.
- Alimentazione: ne esistono diversi e cambiano in base a diversi fattori come alimentazione in entrata 9 Vdc e 24 VAC e corrente in uscita, principalmente 9 Vdc, 12 Vdc, 24 VAC.
- Modo di comunicare con le valvole: tramite cavo multipolare o unipolare che parte dalle elettrovalvole e si collega alla morsettiera del programmatore; tramite solenoide bluetooth collegato direttamente alla elettrovalvola, via radio (questo è il caso di grandi impianti produttivi dove risulta difficile il passaggio di cavi sottoterra o aerei). Trovi qui i cavi multipolari.
- Modo di comunicare con l’operatore: diretto tramite tasti e monitor presenti sul programmatore oppure attraverso interfaccia sul smartphone. In questo caso parliamo di centraline Wi-Fi (eccole qui) e bluetooth (eccole qui) capaci di comunicare con apposite app iOS e Android.
- Resistenza agli agenti atmosferici: possiamo posizionarli dentro casa oppure direttamente all’esterno non protetti o protetti da un pozzetto specifico. I programmatori da interno non resistono agli schizzi da pioggia diretta e umidità in genere e sono facilmente distinguibili perché hanno un trasformatore a filo e non hanno sportellino di protezione. Li trovi qui; i programmatori da esterno invece presentano sportellino di protezione e trasformatore interno (integrato nella la scatola del programmatore), sono di classe IP68 e cioè resistenti a schizzi di acqua diretta e umidità. Li trovarli qui.
- Consiglio: scegli il programmatore che meglio soddisfa le tue esigenze in termini economici ma soprattutto di funzionalità. È una scelta importantissima per poter gestire al meglio l’irrigazione del proprio giardino.
2. Tubi
Trasportano l’acqua dal punto di alimentazione agli irrigatori passando per il punto di “smistamento” dei settori, il collettore.
Tipologie puoi scegliere fra un tubo in polietilene PE a bassa densità BD caratterizzato da parti più spesse e peso specifico maggiore e un tubo in polietilene PE ad alta densità HD che presenta pareti più sottili e peso specifico più basso.
I tubi inoltre vengono classificati in base alla loro pressione nominale PN. Un tubo per l’irrigazione PN4 avrà pressione nominale di 4 atm, un tubo PN6 avrà pressione nominale di 6 atm e così via. Ecco qui la nostra selezione di tubi di altissima qualità. Trovi qui tutta la scelta.
Esistono in commercio anche i tubi in PVC ma trovano impiego soprattutto negli USA, non in Europa.
Ecco qui i tubi che fanno al caso tuo.
3. Irrigatori e nebulizzatori
- Funzione: distribuiscono l’acqua sul terreno secondo portate e pressioni prestabilite o variabili. L’area irrigata dipende dal loro raggio di bagnatura, in alcuni casi fisso mentre in molti altri modelli è regolabile manualmente o tramite apposite chiavi di regolazione.
- Tipologie: irrigatori a battente, impiegati maggiormente in impianti irrigui semoventi per la gestione di colture estensive, eccone qui alcuni; irrigatori statici, ovvero erogatori a scomparsa che si alzano con la pressione dell’acqua fuoriuscendo dal suolo capaci di distribuire acqua con angolo di bagnatura fisso; irrigatori statici VAN, identici per prestazione ai precedenti ma con la possibilità di regolare l'angolo di bagnatura, scegli fra questi; irrigatori dinamici o a turbina, molto più performanti dei precedenti in termini di consumo idrico e di qualità di erogazione, l’angolo di bagnatura può essere regolato da 40 a 360 gradi e possiamo anche cambiare l’ugello per gestire al meglio portata erogata e distanza da raggiungere, scegli fra questi; irrigatori detti “rotativi”, una via di mezzo fra gli statici (per distanza raggiunta dal getto, 9-12 metri) e i dinamici (capacità di rotazione automatica) ma si differenziano da entrambi per la sorprendente capacità di funzionare a pressione più bassa, al contempo assicurano una eccellente uniformità di distribuzione con ridotto consumo idrico, provali qui e qui. Scopri qui più di 100 modelli in pronta consegna.
4. Filtri
- Funzione: proteggono il sistema da ostruzioni causate da particelle organiche e detriti inorganici.
- Consiglio: scegli il filtro in funzione al grado di pulizia dell’acqua ed al sistema di irriguo che andrà ad alimentare. Per esempio se utilizzi gocciolatoi cerca di scegliere un filtro o un sistema di filtri capace di filtrare fino a 120 mesh, se invece il flusso di acqua deve attraversare degli irrigatori a pioggia allora puoi stare più tranquillo in quanto gli orifizi di passaggio dell’acqua sono generalmente più ampi. Consigliamo comunque di installare almeno un filtro a monte dell’impianto. Ecco qui i nostri filtri.
5. Valvole
- Funzione: controllano il flusso d’acqua nelle diverse zone del giardino. Possono essere azionate manualmente (Valvole e Saracinesche, eccole); elettricamente (Elettrovalvole, eccole) oppure idraulicamente (Idrovalvole).
- Consiglio: utilizza valvole a zona per personalizzare l’irrigazione.
Installazione e Manutenzione
Un impianto di irrigazione efficiente richiede una impeccabile installazione e una manutenzione regolare. Ecco come procedere: Progettazione e Installazione
- Pianifica: Disegna una mappa del giardino per identificare le aree da irrigare.
- Scegli il sistema: In base alle esigenze del giardino, opta per l’impianto più adatto.
- Posiziona i componenti: Installa tubi, irrigatori, gocciolatori e programmatore seguendo il progetto.
- Collega il sistema: Assicurati che tutte le connessioni siano ermetiche per evitare perdite.
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Manutenzione
- Controlla regolarmente i tubi per verificare eventuali perdite o ostruzioni.
- Pulisci i filtri per garantire un flusso d'acqua costante.
- Testa il sistema periodicamente per assicurarti che funzioni correttamente.
Un impianto di irrigazione ben mantenuto migliora la salute del giardino e riduce gli sprechi idrici, contribuendo a una gestione sostenibile del verde domestico.
Pianificazione dell’irrigazione
Per evitare errori è indispensabile strutturare un piano base di irrigazione, ovvero impostare durata e frequenza dell’irrigazione per ogni singolo settore che compone il giardino o l’appezzamento di terreno agrario.
Impostare un corretto ed efficace piano di irrigazione è operazione molto complessa perché dipende da molteplici fattori quali:
- Tipo di coltura: il giardino o l’orto residenziale possono presentare essenze diverse che necessitano quindi di quantità di acqua diversa; per colture di produzione estensive mocultivar la richiesta idrica delle piante è pressoché uguale in ogni settore. Qui infatti le variabili sono il suolo e le eventuali pendenze.
- Temperatura: generalmente il volume di acqua da distribuire aumenta all’aumentare della temperatura; occhio però ai casi particolari come per esempio giornate piovose con elevate temperature. In questi casi interrompere l’irrigazione manualmente o installare un sensore pioggia di questo tipo;
- Struttura chimico-fisica del suolo: determina la capacità di infiltrazione dell’acqua;
- Umidità del suolo: mantenere il suolo ad una umidità costante e ottimale alla coltura. Puoi utilizzare questo sensore di umidità;
- Disponibilità di acqua per unità di tempo: tenere conto di quanta acqua (mc/ora o Litri/minuto) occorre per ogni adacquamento, in modo da non interrompere l’irrigazione prima della fine del ciclo per mancanza di acqua;
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Domande frequenti sull’irrigazione
Quanto costa un impianto di irrigazione a goccia per giardino?
Il costo di un impianto di irrigazione a goccia può variare a seconda delle dimensioni, del tipo di sistema e della complessità dell’installazione. Tuttavia, una stima approssimativa per un sistema base in un piccolo giardino è compresa tra € 500 e € 2.000.
Quanto costa un impianto irriguo a goccia per coltivazioni arboree estensive?
Come in precedenza anche in questo caso dipende da molte variabili e dalla tipologia di impianto. Per un impianto a goccia superficiale o subirrigazione con sistema di filtraggio professionale il costo è compreso tra € 2.000 e € 5.000 per ettaro. Esclusi costi di eventuali accessori come sensori, sistemi radio e fertirrigazione. Nella subirrigazione il costo del materiale incide di più mentre nel sistema superficiale incide maggiormente la manodopera.
Come si fa l’irrigazione del giardino?
- Irrigazione manuale con tubo in gomma da giardino
- Irrigazione a pioggia con irrigatori
- Irrigazione a goccia con ala gocciolante o gocciolatori
- Irrigazioni sottosuolo (subirrigazione) con ala gocciolante specifica
Il metodo migliore per il tuo giardino dipenderà dalle dimensioni, dal tipo di piante e dalle dimensioni.
Quando irrigare il giardino?
Il momento migliore per irrigare il giardino è generalmente al mattino presto o al tramonto, quando le temperature erano più fresche e i tassi di evapotraspirazione sono più bassi.
Nel caso di un tappeto erboso è opportuno effettuare anche degli interventi brevi durante le ore più calde del giorno, in modo da abbassare la temperatura delle foglie.
Quanto spesso bisogna irrigare il prato in modo ottimale?
Nei mesi più caldi è buona norma integrare circa 35 mm di acqua per metro quadrato di prato per settimana. Questo però è un dato generico che può cambiare in relazione alla regione in cui ci si trova ed al microclima della zona.
Come faccio a sapere se le mie piante hanno sete di acqua?
In un giardino residenziale o balcone fiorito puoi velocemente capirlo controllando con le mani se la parte superficiale del terreno è secca. È bene penetrare in fondo per controllare anche lo strato di terreno sottostante.
Per quanto riguarda invece tappeti erbosi ornamentali e sportivi, colture in serra e pieno campo il nostro consiglio è quello di utilizzare i sensori di umidità del suolo, dell’aria e della temperatura in modo da rendere l’irrigazione quanto più efficiente possibile. In campo professionale è di primaria importanza erogare l’acqua secondo le reali esigenze idriche della coltura. Programmatori e sensori possono aiutarci.
Quanto tempo impiega l’acqua per essere persa dal terreno?
Generalmente da uno a tre giorni. Questo è il periodo di tempo in cui l’acqua rimane “legata” ai micropori, trascorso questo tempo (variabile in base alla composizione del suole ed atri fattori) viene persa. Questa in agronomia prende il nome di acqua di percolazione.
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